Nel cuore delle montagne dell’Himalaya, incastonato tra le vette imponenti delle Kulun Mountains e la Grande catena dell’Himalaya, giace il Ladakh, noto come il “Piccolo Tibet”. Questa regione remota e affascinante, parte dello stato indiano di Jammu-Kashmir, è abitata da popolazioni indo-ariane di cultura tibetana.

Nel XIII secolo, una comunità di monaci buddisti Mahayana migrò dagli altipiani del Tibet occidentale e si stabilì in questa terra isolata. Con loro portarono le antiche tradizioni e uno stile di vita che è rimasto pressoché immutato fino ai giorni nostri. Assieme alla dottrina buddista, introdussero l’usanza di indossare ornamenti cerimoniali, realizzati con argento e pietre semi-preziose. Questi ornamenti, destinati ai Rinpoche e ai lama per le celebrazioni rituali, erano opere d’arte straordinarie, impreziosite da turchesi, corniola, lapislazzuli, onice e corallo rosso. Materiali rari come coralli e conchiglie, importati dalle zone costiere grazie ai mercanti newari nepalesi e indiani, aggiungevano un tocco di esotismo e ricchezza.

Dal XIV secolo, la tradizione degli ornamenti si estese anche ai laici, dando vita a un commercio florido di pietre tra le aree costiere dell’India e le montagne himalayane. Tra tutti gli ornamenti, il più bello e prezioso era il perak, un copricapo in pelle e feltro, ornato di pietre semi-preziose, simbolo di status sociale. Indossato dalle donne ladakhe, il perak rifletteva la posizione socio-economica di chi lo portava. I più pregiati venivano spesso utilizzati come dote nei matrimoni.

Il numero di cerchi di turchesi che adornavano il perak indicava il grado della donna nella gerarchia sociale: nove cerchi per la regina di Leh, sette per le dame di corte, tre per le aristocratiche più importanti, due per la nobiltà ordinaria e uno o nessuno per le donne della borghesia locale. Le pietre, simboli delle divinità del pantheon buddista, proteggevano chi le indossava dai pericoli del mondo terreno, mentre il turchese era usato come merce di scambio, al posto della moneta.

Così, il Ladakh, con la sua storia di isolamento e spiritualità, ha saputo mantenere intatte le sue antiche tradizioni, trasformando le pietre in simboli di protezione e status sociale, in una terra dove il tempo sembra essersi fermato.

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